sabato 14 marzo 2020

Il sabato di Matiri

Non e' una mezza giornata lavorativa, ma un giorno molto intenso soprattutto dal punto di vista chirurgico.
Ogni sabato viene ad aiutarmi la dottoressa Apophie e quindi cerchiamo di lavorare in due sale contemporaneamente, per smaltire il carico degli interventi.
A volte poi si comincia la giornata alle quattro del mattino con un cesareo, e tutto diventa piu' pesante.
Ci sono interventi di grosso impegno emotivo, come per esempio le prostatectomie. 
Ci sono le solite tantissime fratture. 
Ci sono anche gli innesti cutanei che a me non piace fare e che posticipo al sabato per scaricarli ad Apophie che e' invece bravissima.
Oggi siamo stanchi ma coscienti di aver aiutato molta gente.
Oggi abbiamo anche preparato un piccolo isolamento in ospedale, per ora vuoto, al fine di tenerci pronti in caso di casi sospetti per coronavirus. 
Dopo il caso di Nairobi ed alcuni in attesa di risultato del tampone, anche qui si sono innescati fobia e panico.


Quello che posso dire e': speriamo bene!!!

Fr Beppe


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