martedì 13 agosto 2019

Infrastruttura deprimente

Oggi la lista operatoria era assolutamente importante, con tre brutte fratture ed una difficile isterectomia.
Siamo riusciti a lavorare con buon passo ed alle 14 avevamo terminato la seconda frattura.
Come sempre, abbiamo deciso di continuare e di non fare una pausa pranzo, per evitare di obbligare lo staff a ore di straordinario.
Appena la spinale è stata fatta per il terzo paziente, è successo però quello che temo praticamente ogni giorno: il disastro annunciato, quello che nasce dalla carenza di programmazione e di prevenzione nel campo della manutenzione.
L'unica luce scialitica funzionante si è definitivamente spenta...per la seconda volta in una settimana.
Il tecnico non c'era, perchè andato a Meru per acquisti.
Nessuno sapeva metterci le mani.
Non c'è stata altra scelta che continuare il lavoro con la mia luce frontale.
Rispetto alla sala operatoria di Chaaria, qui siamo indietro anni luce. E meno male che questa luce frontale donata da Sign è davvero potente!
Sono un po' scoraggiato perchè poi abbiamo dovuto rimandare anche l'isterectomia. Non mi fiderei a farla senza una buona illuminazione.
Chissà se domani ripareremo le luci e chissà se arriveremo presto ad una soluzione un po' più definitiva di tutti i problemi della sala operatoria, in modo da non lavorare sempre con la paura che poi capiti qualcosa che non ti lascia finire la seduta operatoria.
E speriamo che non ci sia un cesareo questa notte...altrimenti ripeteremo l'esperienza della lampada frontale.


Questa instabilità strutturale, questa imprevedibilità delle situazioni, l'impressione che la struttura sia fatiscente e che possa collassare da un momento all'altro, in vario modo ed in diversi settori sensibili, sono forse l'elemento che contribuisce maggiormente alla mia tristezza ed alla punta di scoraggiamento che fa capolino in me.

Fr Beppe


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