mercoledì 31 luglio 2019

Pressing

Oggi abbiamo operato molto, dal mattino alle 8.30 alla sera alle 17. No pausa pranzo.
Siamo entusiasti e diamo il massimo.
Ma i problemi sono innumerevoli.
Potrei operare di piu' e ne avrei sia la voglia che i pazienti...anche il personale mi seguirebbe.
Ma non si puo' fare piu' di tanto.
I problemi sono tutti di ordine strutturale.
Il personale di sala e' costituito da due infermieri, due anestesisti ed una oss (o staff subordinato).
Gli anestesisti ovviamente sono sufficienti.
Gli infermieri e la oss invece sono quelli che si lavano per gli interventi, puliscono la sala, lavano gli strumenti e li sterilizzano.
Non esiste uno staff separato per la sterilizzazione. Tecnicamente tali infermieri dovrebbero finire il turno alle 17...poi sovente facciamo straordinari che comunque l'amministrazione non e' contentissima di pagare.


Gli strumenti sono pochissimi e spesso dobbiamo usare lo stesso set chirurgico per due o tre pazienti in successione. Questo implica tempi eterni tra un paziente e l'altro, sia per carenza di personale (che poco prima operava ed poi deve lavare e sterilizzare), sia per debolezza del sistema di sterilizzazione. 
Abbiamo una sola autoclave che e' anche troppo piccola e lenta. 
La seconda autoclave e' rotta da non so quanto tempo.
Come potete capire, poco personale che opera e sterilizza nello stesso turno, una sola autoclave, assenza di personale che sterilizzi di notte, sono una ricetta per non fare troppi interventi al giorno.
Oggi ci abbiamo provato ed abbiamo fatto tre interventi ortopedici ed un idrocele bilaterale...ma ora tutto e' da sterilizzare e certo domattina non cominceremo a operare alle 8, perche' lo staff deve lavare e sterilizzare.
Altro problema e' la lavanderia dove la lavatrice e' piccolissima e non riusciamo a volte a lavare la biancheria per i reparti, le divise ed i teli verdi della sala operatoria. Talvolta ritardiamo gli intetventi perche' mancano le divise o i teli sterili (non ancora lavati), oppure mancano le garze che comunque devono essere piegate e sterilizzate dallo stesso personale di sala.
Io faccio pressing per operare il piu' possibile, ma mi scontro con una struttura incapace di reggere tali ritmi in sala ed anche per ora non desiderosa di investire su un incremento del personale che comunque ci aiuterebbe a operare di piu', per piu' ore e con meno stress.
Spero che il numero dei pazienti da operare, i successi chirurgici e la fama crescente di Matiri nel campo chirurgico ed ortopedico possano incoraggiare l'amministrazione a investire di piu' sulla sala, sulla sterilizzazione e sulla lavanderia...la chirurgia e' certamente una possibilita' di risurrezione per Matiri, ma per ora abbiamo le ali un po' tarpate...sono convinto comunque che i fatti faranno cambiare le cose.

Fr Beppe


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