venerdì 29 novembre 2024

LA PIOGGIA E LA SEMINA


In una società agricola come la nostra, tutti aspettano le piogge con ansia.

La stagione umida porta con sé la possibilità di raccolti e quindi fa svanire dall'orizzonte lo spettro della fame.

Quando la gente vede le prime precipitazioni e spera che esse continuino, il campo diventa la preoccupazione principale: bisogna dissodare, arare, seminare. Poi, dopo due settimane circa occorre diserbare (con la panga e piegando la schiena), per evitare che la gramigna si mangi tutto l'humus e non ci sia nutrimento a sufficienza per le pianticelle seminate di recente.

Anche chi è malato in genere, se può, posticipa l'ospedale e va a piantare le sementi nella propria shamba, a meno che la malattia sia del tutto urgente e non dilazionabile.

Il lavoro agricolo ha la precedenza su tutti i problemi di salute cronici e pianificabili: una carie dentaria può attendere, se non è più che dolorosa. Un intervento chirurgico programmato lo si posticipa, magari dopo il raccolto, quando in tasca c'è qualche soldo in più. Una gastrite può aspettare! Soltanto per le urgenze, gli incidenti o per la maternità l'ospedale ha la priorità sui lavori agricoli!

Oggi comunque non ha piovuto: molti sono stati incoraggiati a venire in ospedale...forse hanno già finito la semina!

Abbiamo quindi lavorato anche oggi.

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