Oggi è stata una giornata molto pesante, che ha seguito una notte
altrettanto difficile di chiamate ed emergenze.
Della lista operatoria odierna siamo riusciti soltanto a fare una
frattura di omero in donna di 81 anni. Per il resto abbiamo lavorato
solo con le emergenze, che sono arrivate tutte insieme.
Nel primo caso l'urgenza era un'ernia inguinale irriducibile da varie
ore in un uomo di 30 anni. L'ernia era enorme ed estremamente dolente.
Temevo davvero di trovare anse intestinali necrotiche, ma
fortunatamente siamo arrivati in tempo ed alla fine abbiamo fatto
un'erniorrafia semplice. Il paziente sta bene dopo l'intervento.
La seconda emergenza è stato un cesareo dovuto a distress fetale.
L'operazione è stata veloce e senza problemi, ed il bambino ha pianto
subito. Ora mamma e neonato stanno bene entrambi.
E' poi arrivato un aborto incompleto in donna davvero anemica e
collassata. Abbiamo fatto una revisione della cavità uterina ed
abbiamo quindi trasfuso la paziente, che ora sta bene.
Ma la vera grande emergenza è stata l'ultima.
Era un addome acuto da peritonite. I globuli bianchi erano altissimi,
l'addome disteso e dolente, il paziente non andava di corpo e vomitava
tutto. All'anamnesi la sintomatologia sarebbe iniziata soltanto 24 ore
prima.
Mi sono quindi orientato su una diagnosi di appendicite acuta con peritonite.
Ho perciò sperato in una laparatomia veloce, con appendicectomia e
lisi di tessuto aderenziale.
Quando ho aperto l'addome, la situazione era però catastroficamente
peggiore: volvolo complesso con anse completamente necrotiche ed
emoperitoneo.
Il volvolo e la necrosi coinvolgevano il sigma ed oltre un metro di
ileo terminale.
All'inizio ho fatto molta fatica a capire come le anse si fossero
rotate. Mi stavo quasi scoraggiando!
Poi però, con pazienza e calma, ho trovato il bandolo della matassa;
ho prima derotato le anse necrotiche e poi fatto le resezioni
intestinali con susseguenti anastomosi.
L'intervento è durato due ore e mezza. Temevo che il paziente non si
sarebbe risvegliato dall'anestesia, ma fortunatamente anche il
risveglio è andato bene.
Ora speriamo per il decorso post-operatorio. La sua prognosi è
certamente riservata.
Giornata tutta in emergenza, faticosissima, ma con adrenalina alle stelle.
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