lunedì 5 giugno 2023

LE ESCURSIONI DOMENICALI

Per chi lo desidera, organizziamo escursioni ad uno dei Parchi
Nazionali, o in altre aree con speciale bellezza naturale.
Soprattutto per i volontari che stanno solo 3 settimane, preferiamo
che le escursioni siano alla domenica.
Il sabato è un giorno pesante in ospedale, con poco personale, ed
apprezziamo molto se i volontari sono presenti e ci aiutano.
Ovviamente lavorare il sabato non è obbligatorio. Questo è solo quello
che desidero di più; ma se i volontari dediderano pernottare al parco,
possiamo organizzare escursioni che coprano sabato e domenica.
Se la gita al parco è alla domenica, i volontari devono svegliarsi
alle 3.30 del mattino per arrivare prima dell'alba alla riserva
naturale e sperare di vedere i leoni.
Il viaggio in se stesso e' sempre affascinante per tutti i volontari:
strade di terra rossa, piene di buche e di sassi. Si viaggia comunque
attraverso una natura incontaminata, contemplando paesaggi
incantevoli. Con queste uscite si ha veramente l'impressione di
entrare sempre di più nel cuore dell'Africa ed anche nel cuore di noi
stessi, tanto da dimenticare la strada del ritorno. Con queste gite si
ha la possibilita' di vedere la gente per quello che e': non la si
vede piu' con il vestito bello, tenuto in serbo per andare
all'ospedale a farsi visitare dal dottore. Si vedono abiti consunti,
logori, non molto puliti. Si scorgono persone scalze o con un vecchio
infradito nei piedi impolverati. Ci si imbatte in gruppi di donne che
lavano la biancheria al fiume e la stendono sulle rocce o sui rovi
circostanti. Ci sono poi bambini piu' o meno vestiti che in un campo
inseguono una palla fatta di un mucchio di giornali conficcati in una
consunta borsa di nylon. Ci sono donne anziane che si inerpicano per
le salite con la schiena curva sotto il peso di un enorme carico di
legname che alla sera servira' per accendere il fuoco. Ci sono
maschietti dall'eta' forse di 5 o 6 anni che gia' devono custodire una
piccola mandria di mucche o capre, e ci sono femminucce della stessa
eta' che portano sulla schiena un fratellino neonato. Sempre si
incontrano esperienze di grande umanità. Puo' capitare lungo la strada
di assistere alle danze, ai canti, ai suoni, alle preghiere di varie
liturgie, magari di denominazioni cristiane diverse, ma tutte
egualmente dense di speranza e cariche di serenità. Uscendo fuori
dall'ospedale si vede la gente nel loro contesto di vita: si puo'
osservare la festa e la gioia dei colori; la semplicità dei poveri, e
la loro grande forza interiore. Una differenza sostanziale con l'
Europa e' l'eta' media dell' umanita' che incontri per strada: la
popolazione e' giovane e ci sono frotte di bambini. Spesso circondano
la macchina festosi e ci cantano una canzone. Guardandoli, sembrano
tutti della stessa età. Portano addosso pochi stracci, ma sono
scoppiettanti di gioia.
Si incontrano i baobab. Essi sono alberi millenari e sembrano giganti
solitari sotto la forte luce del sole. Nei periodi di siccità paiono
morti, ma appena comincia a piovere si coprono di foglioline verdi.
Questo albero nel mio cuore e' come un'immagine della gente d'Africa,
forte e capace di sopravvivere anche in condizioni estreme.

Da queste escursioni si rientra quando ormai e' buio fitto e si
contempla la luna, pallida e fumosa, sulle colline. Di notte, sul
letto, ai volontari sembra che il corpo continui ad essere cullato e
sballottato qua e la' dalla jeep, ma la mente e' rilassata e
l'indomani si rientra in ospedale soddisfatti e felici.

Fr Beppe

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