Molti dei nostri fiumi sono popolati da ippopotami, oltre che da coccodrilli.
In genere è raro che un ippopotamo attacchi una persona; quasi sempre, questo capita quando la sventurata vittima si avvicina troppo (senza saperlo) ad una femmina con i piccoli. Per difendere i figli, essa diventa ferocissima.
E’ successo due giorni fa ad un poveretto che tagliava erba per le mucche sulla riva di un fiume.
L’animale è uscito dal corso d’acqua, lo ha azzannato sulla gamba e lo ha trascinato in acqua.
La vittima non sa neppure come sia sopravvissuta: ricorda di aver afferrato dei tronchi sott’acqua, e pensa che l’ippopotamo lo abbia lasciato, credendolo morto.
Abbiamo fatto del nostro meglio per questo paziente, arrivato in stato di shock ipovolemico. Lo abbiamo trasfuso; abbiamo eseguito toelette chirurgiche e messo un fissatore esterno.
Molto muscolo è stato divorato, e ci sono anche due fratture.
Per adesso, la cosa più importante per noi è capire se riusciremo a dominare l’infezione ed a salvargli l’arto: ha antibiotici ad ampio spettro, e faremo toelette chirurgiche a giorni alterni.
Speriamo e preghiamo per lui.
Fr. Beppe Gaido
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