Non ci abbiamo capito niente.
Sette mesi di età, è stata ricoverata per febbre altissima (39-40 gradi).
La febbre non rispondeva ai normali antipiretici.
L'esame della malaria era negativo, così come la puntura lombare.
La lastra del torace era negativa e non mostrava nè segni di polmonite e neppure di tubercolosi.
L'emocromo dimostrava la presenza di un'infezione, con 19.000 globuli bianchi, e di una importante anemia con 6 grammi di emoglobina.
Non aveva segni clinici di otite.
L'ho trasfusa ed ho inserito un antibiotico alla cieca.
Per la febbre ho continuato con paracetamolo in supposte e con idrocortisone in vena. Ieri sono apparse aree bluastre sulla cute, a macchia di leopardo.
Nonostante la terapia instaurata, oggi Risper è andata in Paradiso. Troppo presto, ed io non ci ho capito niente.
Non sono riuscito ad aiutarla.
Ora è dura per me spiegare alla mamma cosa sia successo alla sua piccola.
So per esperienza diretta rivissuta tantissime volte, che ogni esito positivo in medicina non viene mai vissuto come una vittoria ma come obbiettivo dato per scontato, mentre ogni esito negativo lascia profonde frustrazioni, sensi di colpa e mille domande sull’operato che non pare mai adeguato.
Chi responsabilmente vive la missione di medico passa la propria vita non solo a combattere con le malattie, ma anche contro questi drammi interiori.
PS: nella foto la nuova maglietta di Matiri.
Fr. Beppe Gaido
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