martedì 6 dicembre 2022

Amina e Mohamed

Amina entra in room 17 con un grosso zaino. E’ tutta coperta da un lungo vestito nero. Vedo solo i suoi occhi scuri che mi fissano attraverso la fessura del chador. Dietro di lei il marito, in un tradizionalissimo e candido vestito islamico.
Amina si toglie subito il velo che le copre la faccia, e mi lascia vedere anche i bellissimi capelli lunghi raccolti in trecce convolute.
E’ bellissima! Come tutte le donne di origine nilo-camitica, ha tratti somatici aggraziati, e’ molto alta e slanciata. Porta vistose decorazioni di colore marrone sulle mani e sui piedi.
Il marito mi dice subito: “veniamo da Moyale. Abbiamo fatto 4 giorni di viaggio per raggiungere Matiri. Infatti abbiamo sentito parlare di questo ospedale, ed abbiamo fede che le tue medicine ci guariranno”.
Io mi sono stretto nelle spalle impotente. “Noi semplicemente facciamo del nostro meglio, ed il resto lo lasciamo a Dio”, gli ripeto convinto. E Mohammed annuisce, e mi ricorda che Allah e’ grande.

Hanno viaggiato quattro giorni per essere visitati da me: “devo davvero trattarli bene e cercare di dare loro il massimo. Se hanno viaggiato cosi’ tanto, si meritano tutte le mie attenzioni. In qualche modo cerchero’ di ricambiare la loro fiducia con la mia gentilezza e con l’ascolto paziente di tutti i loro problemi”

Fr Beppe


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