martedì 18 ottobre 2022

Emergenza finita bene

“Sono Carol. Ho una mamma in secondo stadio di travaglio dalle sei di stamattina. Sono due ore che è così, ma non ha più forza di spingere.
Ha una cicatrice da pregresso cesareo e non posso quindi mettere l’ossitocina”
“Sto scendendo. Due minuti e sono in maternità...ma tu pensi che sia un cesareo o no?”
“E’ esausta, ma la testa è bassissima. Magari possiamo farla partorire”
“Ok. Prepara tutto e ci proviamo”
Tentiamo con la ventosa ostetrica, in quanto la testa del piccolo è davvero al piano del perineo.
Non amo molto la ventosa...forse non sono capace ad usarla correttamente.
Anche questa volta infatti si stacca per ben due volte dal cuoio cappelluto del nascituro.
“Prendi il forcipe. Mi sento molto più tranquillo con questo strumento”.
Lo inserisco infatti senza problemi; tiro dolcemente e faccio praticare una buona episiotomia.
Con il forcipe il bambino nasce in meno di un minuto.

Piange subito e lo mettiamo sull’addoma della mamma che ora singhiozza non di dolore ma di felicità.
Tagliamo il cordone ombelicale e ci avviamo verso la culla termica. Il bimbo è forte e tonico.
Lo guardo con un minimo di preoccupazione, ma sulla sua fronte non ci sogno segni delle branche del forcipe da me inserito.
Anche la mamma sta bene.
Non si è lacerata e la sutura dell’episiotomia è rapida.

Fr Beppe


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