mercoledì 24 agosto 2022

Suleiman e Nelson

Suleiman e’ un giovane uomo sulla trentina. E’ giunto a Matiri con ma mano sinistra completamente paralizzata. Sull’avambraccio aveva una ferita di vecchia data e non suturata. Ci ha detto di essere stato vari giorni in un altro ospedale dove nessuno lo aveva neppure cucito.
A questo punto aveva scelto di firmare la lettera di dimissione e di venire a Matiri, “perche’ so che qui avreste fatto qualcosa per me”, mi ha detto candidamente.
Ed in effetti noi ci abbiamo provato. Abbiamo dovuto togliere tutto il tessuto di granulazione anormale ed andare alla ricerca dei tendini, ormai intrappolati in una cicatrice inveterata. Abbiamo liberato i tendini incarcerati nelle aderenze e suturato quelli sezionati dalla panga del suo assalitore. Il taglio era vecchio di 15 giorni, per cui tutto e’ stato piu’ difficile. 
Ora Suleiman ha il gesso: speriamo che possa riprendere l’uso della mano.

Anche Nelson era nello stesso ospedale di Suleiman. Ha avuto uno scontro frontale con un camion mentre guidava il suo mototaxi. Ha riportato una frattura tremenda del gomito sinistro. L’omero era esposto, ma tutto quello che gli han fatto in tale struttura e’ stata la sutura della cute ed una doccia gessata.
Non gli hanno proposto alcuna fissazione interna e lo hanno dimesso con una terapia antibiotica.
Anche lui e’ approdato a Matiri ed pure a lui ho chiesto perche’ avesse scelto di venire proprio qui. La sua risposta e’ stata candida: “perche’ sono certo che qui potrete fare qualcosa per il mio problema”.
Quando ho detto a Nelson che sarebbe satato ricoverato, lui mi ha ricompensato con una frase che mi ha toccato il cuore: “che Dio ti benedica e ti ripaghi di tutto!”
Anche Nelson è già operato. A motivo del fatto che la frattura era esposta, abbiamo optato per un fissatore esterno, postponendo la fissazione interna a quando l’infezione sarà completamente domata.
Ho condiviso con i lettori questi flash perche’ sono per me come un ricostituente; sono delle carezze che la Divina Provvidenza; sono la risposta del Signore alla nostra continua domanda interiore sul senso di tutto quel che facciamo.
Sono esperienze come le due riportate che ci danno la carica di superare la stanchezza che in questi giorni è tanta e lo scoraggiamento che talvolta fa capolino e ci provoca un vago nodo alla gola.

Fr Beppe


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