Anche il nostro ospedale e' stato invitato ad una conferenza su screening e diagnosi precoce delle malattie neoplastiche.
La conferenza si e' tenuta all'Alba Hotel di Meru.
Lo scopo era quello di incrementare la consapevolezza sull'importanza dello screening, e soprattutto della diagnosi precoce, l'unica a dare la speranza di guarigione dal cancro.
Al momento le attivita' di screening sono ancora molto iniziali, soprattutto a Matiri, e spesso la gente non le accetta, neppure quando sono gratuite.
A Matiri stiamo iniziando con fatica lo screening per il carcinoma della cervice e per la neoplasia mammaria nelle donne. Ma il numero e' molto basso.
Lo screening per carcinoma della prostata ha ancora piu' problemi in quanto non riusciamo ad offrire PSA gratuito.
Anche la diagnosi precoce e' ancora un miraggio, e sovente la gente si presenta con neoplasie avanzatissimeed ormai incurabili. Viene in ospedale vuoi perche' non riesce proprio piu' a mangiare in caso di carcinoma dell'esofago, vuoi perche' in occlusione intestinale in caso di neoplasia colo-rettale, vuoi per una massa enorme, ulcerata e piena di vermi nel caso di un carcinoma della mammella o della cute.
Sovente la nostra chirurgia e' palliativa, cosi' come le susseguenti terapie oncologiche.
Ci sono casi fortunati di diagnosi precoce con guarigione del paziente. Sono casi piuttosto rari, ma ci danno tanta gioia.
Per il carcinoma in situ della cervice uterina abbiamo da poco acquisito il termo-ablatore, che insieme alla LEEP, ci concede terapie chirurgiche molto conservative...ma il piu' delle volte dobbiamo fare isterectomie radicali, perche' la situazione e' ormai avanzata.
Per il carcinoma dell'esofago non siamo ancora in grado di inserire stent e usiamo il vecchio tubo di Celestin.
Ma la cosa piu' significativa avvenuta negli ultimi anni e' il fatto che la chemioterapia e' ora disponibile a livello di Contea. A Meru abbiamo un oncologo che fa servizio nell'ospedale governativo, ma anche negli ospedali missionari. I pazienti sono quindi molto facilitati per la chemioterapia, che prima veniva somministrata solo a Nairobi. La chemioterapia poi e' coperta dall'NHIF, per coloro che ne sono provvisti.
La radioterapia rimane ancora un problema molto piu' ostico, essendo offerta solo a Nairobi.
La presenza dell'oncologo ci permette ora di lavorare in rete, per il bene dei pazienti.
La conferenza infatti ha voluto anche creare un miglior coordinamento ed un sistema efficiente di trasferimento dei pazienti che necessitano di chemioterapia.
Al momento, una delle pazienti da noi operata per neoplasia sta gia' ricevendo il ciclo di chemio a Chaaria sotto la guida dell'oncologo: il Tharaka riferisce infatti i suoi pazienti alla Contea di Meru, non avendo ancora servizi oncologici.
Ho partecipato alla conferenza insieme ad altri membri dello staff impegnati sia nello screening che nella diagnosi precoce.
E' stata una serata molto interessante in cui abbiamo imparato molto.
Abbiamo anche incontrato e familiarizzato con i colleghi impegnati nell'oncologia, sia a Meru che a Isiolo che in Tharaka Nithi.
Aumenteremo certamente il nostro impegno in questo campo e cercheremo di collaborare ancora di piu' con i centri che offrono chemioterapia.
Al momento noi siamo in grado solo di offrire biopsie e terapia chirurgica. Poi ci dobbiamo appoggiare alla rete oncologica, che sta diventando sempre piu' efficiente.
Fr Beppe
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