Anche in Kenya, sono un grosso problema per alcune persone, sia maschi che femmine.
Qui da noi, soprattutto nelle aree più rurali, la diagnosi è sovente misconosciuta, sottovalutata e non trattata.
E' comunque alla base di molte ulcere croniche degli arti inferiori, per lo più attorno alla caviglia, sovente chiamate "ulcere tropicali".
Quasi sempre le si definisce di origine infettiva, ma, per mia esperienza, spesso sono flebostatiche.
Queste ulcere di origine flebostatica, non hanno tendenza a guarire, sovente si infettano, e non guariscono per anni.
Anche il tentativo di fare innesti cutanei è sovente inutile perchè poi il risultato è pessimo e l'ulcera si riforma quasi subito.
L'unica speranza di guarigione è appunto lo "stripping" delle vene varicose o safenectomia, che interrompe il reflusso di sangue agli arti inferiori e quindi in genere promuove la guarigione in tempi non lunghi.
Grazie alla presenza del Dr Marco Massi, molto più esperto di me con le vene varicose, oggi abbiamo operato un paziente con enormi ulcere flebostatiche ad entrambe le caviglie e con gigantesche vene varicose.
E' andato tutto bene, ringraziando il cielo.
Grazie di cuore anche all'ospedale che ci ha prestato lo strumentario per eseguire l'intervento. A Matiri infatti non lo abbiamo...
La collaborazione tra ospedali missionari è sempre stupenda.
Fr Beppe
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