Ieri notte è stata probabilmente la peggiore da quando sono a Matiri.
Due bambini gravissimi che mi hanno tenuto impegnato molte ore: uno era affetto da una forma molto severa di polmonite, e l’altro aveva una brutta malaria cerebrale.
Oltre a questo, durante la notte, sono arrivate pure varie fratture, tra cui politraumi, con coinvolgimento di varie ossa.
Praticamente non abbiamo dormito affatto.
A completare la ciliegina ci sono stati anche due cesarei.
Oggi poi la seduta operatoria è stata molto intensa, e finita dopo le ore 18.
Stanchezza, ma anche molta soddisfazione.
Tra tutti i casi vi voglio raccontare la storia di NN, una ragazza di 25 anni, che , dopo incidente stradale, ha riportato una tremenda frattura di tibia e perone, con tessuti molli completamente distrutti.
In un’altra struttura le era stata proposta una amputazione, che lei ha rifiutato.
Quando è arrivata qua, la situazione era tremenda, spaventosa a vedersi, ma mi sono accorto che il piede era caldo: c’era quindi irrorazione sanguigna.
Abbiamo quindi deciso di provare a salvarle l’arto.
Abbiamo lavato, irrigato con fisiologica, disinfettato.
Poi pian piano ho ricostruito muscoli e tendini.
Alla frattura ho apposto un fissatore esterno, e, con mia sorpresa, mi sono accorto di poter chiudere anche la cute.
Almeno per ora le abbiamo salvato l’arto: speriamo davvero che la situazione continui così.
Fr Beppe
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