martedì 8 marzo 2022

La tiroide

Rimane l'intervento per me piu' ansiogeno.
I problemi possono essere sempre alle porte.
Si tratta di una anestesia generale, che a Matiri non e' mai scontata ne' tantomeno priva di rischi.
La tiroide puo' sanguinare ferocemente se non si e' piu' che attenti con tutte le sue arterie.
Inoltre lo spettro piu' grande e' sempre il nervo laringeo ricorrente: non sempre e' cosi' facile vederlo.
Un suo danno puo' essere disastroso, soprattutto se bilaterale.
Ne ho fatto esperienza in passato, perdendo il paziente.
Ma anche il danno motolaterale del ricorrente puo' lasciare menomazioni gravi, con paziente che diventa afono.
Non entro mai in sala a cuor leggero quando ho una tiroidectomia. La notte prima dell'operazione sono in ansia... e quella seguente sono preoccupato di eventuali emorragie o complicazioni.


Con lo staff poco esperto che ho a Matiri, i sessanta minuti di intervento mi richiedono tante energie quante ne spenderei in 8 ore di lavoro intenso.
Ma non mi tiro indietro: non posso lasciare le tiroidectomie per paura, quando so che la gente ne ha bisogno.
Domani faccio la mia terza tiroidectomia in sette giorni.
Sono una dietro l'altra.
Mi riprendo dall'ansia del post-operatorio di un caso, solo per ricominciare tutto da capo con l'intervento successivo.
Ma piu' ne facciamo e meno saro' intimorito da questo intervento.
Per questo non demordo e continuo ad operare le tiroidi, anche se forse stanotte non dormiro' bene a causa dell' ansia per il caso di domani.

Fr Beppe



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