E' sempre una esperienza devastante, anche quando, come oggi, non hai neppure iniziato a operare.
E' stata una complicazione anestesiologica per un paziente in anestesia generale...io mi stavo ancora "lavando".
Mi sono sentito inutile mentre tutti si agitavano con la ventilazione, il massaggio cardiaco ed i vari farmaci di rianimazione.
Si tratta di un paziente molto anziano, ma questo non riduce il rimorso.
Era una frattura, e quindi non si poteva non operare, ma neppure questo mi dà pace.
Non avrei di queste crisi ricorrenti, se fossi un insegnate o un economista.
Il medico invece sempre lotta per la vita, ma spesso incontra la morte.
E' un dolore forte quello che provi, un dolore che non diminuisce con il passare degli anni.
E' anche una bruciante sconfitta, in cui il nemico di sempre ha avuto la meglio.
E' un senso di colpa forte, soprattutto nei confronti dei parenti.
Poi ci sono altri pazienti da aiutare, da operare, da visitare; non puoi permetterti di crogiolarti nel tuo dolore...ma in un giorno come oggi è davvero molto pesante continuare a lavorare.
Fr Beppe
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