Le emergenze di questa settimana sono state continue, con ritmi di lavoro mozzafiato che hanno fiaccato la mia resistenza fisica.
Come sempre l'hanno fatta da padrone le emergenze traumatologiche della strada, ma questa settimana quello che mi ha impressionato maggiormente è stato un accumulo di atti di violenza davvero raccapriccianti.
Lunedì mattina alle tre abbiamo iniziato la giornata con una donna accoltellata dal marito sull'addome. Aveva le anse necrotiche che protrudevano all'esterno dal giorno prima, perchè aveva fatto peregrinazioni in vari ospedali, dove però non l'avevano operata.
Fortunatamente ora la donna è fuori pericolo e penso proprio che il nostro intervento sia stato un successo.
Abbiamo poi avuto 4 casi in cui abbiamo dovuto ricorrere all'amputazione.
Abbiamo amputato la mano destra necrotica di una donna a cui il coniuge aveva causato una frattura esposta del polso con il machete (panga).
Un'altra donna era stata assalita con la panga ed aveva riportato una frattura esposta della tibia. Non avendo soldi per l'ospedale, era rimasta a casa per giorni. E' arrivata qui in gravissimo ritardo, con la gangrena che raggiungeva ormai la coscia.
Abbiamo dovuto eseguire un' amputazione al di sopra del ginocchio. La paziente è settica ed anemica, ed ancora oggi sta lottando tra la vita e la morte.
Poi c'è stato il caso tremendo di un uomo sorpreso a rubare nel campo del vicino. Lo hanno linciato, amputando entrambe le gambe con il machete e lasciandolo con le ossa sporgenti...davvero un atto di una crudeltà inaudita.
Abbiamo completato le amputazioni e ripulito anche la ferita alla mano sinistra: quando il pus sarà finito grazie agli antibiotici, dovremo riparare tutti i tendini flessori.
Tanta violenza; tanta crudeltà.
Questa settimana sono impressionato da tutti questi casi.
Fr Beppe
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