sabato 26 settembre 2020

La medicina tradizionale

C’è un bambino con un fagiolo infilato in una narice.
Sempre mi chiedo perchè i bambini amano infilarsi delle cose nel naso e nelle orecchie.
In questo caso il fagiolo è molto su ed io non riesco ad arpionarlo con il solito strumento a cucchiaio che impieghiamo a questo scopo.
Dico alla nonna che è opportuno addormentare il bambino, intubarlo per proteggergli le vie aeree e poi spingere il fagiolo nello stomaco usando un sondino nasogastrico: può sembrare una misura eccessiva, ma senza intubare il bambino il rischio di spingere il legume in trachea
è tutt’altro che remoto (onestamente mi è già successo in passato).
Lei però ha paura dell’anestesia e mi chiede di poter provare a modo suo: naturalmente non ho obiezioni anche se in cuor mio penso che certo non ce l’avrebbe mai fatta, visto che io, il dottore, avevo fallito.
Come molte vecchiette della zona, l’anziana signora sniffa tabacco che gelosamente tiene in una tabacchiera fatta di foglie secche di banana.


La vedo afferrare un paio di “prese” di tabacco ed infilarle nelle narici del bimbo, invitandolo caldamente a inspirare con forza.
Il poveretto obbedisce ed immediatamente accusa una tremenda crisi di starnuti a ripetizione... forse più di venti.
Con mia sorpresa comunque gli starnuti portano giù il fagiolo che ad un certo punto diventa visibile attraverso la narice: ora toglierlo con il mio strumento è un gioco da ragazzi.
La nonna con il suo tabacco è riuscita ad evitare al nipote una anestesia generale...un altro successo della medicina tradizionale.

Fr Beppe




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