Il passare del tempo qui è un po’ strano, in quanto non ci sono più soluzioni di continuo tra il giorno e la notte, ma soprattutto non ci sono più spazi di recupero nel fine settimana.
Il sabato è diventato un giorno lavorativo a tutti gli effetti, soprattutto per quanto riguarda la sala operatoria, dove cerchiamo di servire tutti gli operandi ancora in attesa e lasciati indietro durante i giorni infrasettimanali: oggi abbiamo operato fino alle 18.
Anche alla domenica mattina c’è sala operatoria, per il motivo suddetto...ormai questa cosa è ordinaria.
Ci si riposa un po’ al pomeriggio della domenica, sempre sperando che la maternità sia tranquilla e che non arrivino emergenze varie.
Stamattina, quando è suonata la sveglia, mi sentivo un automa.
Nel week end siamo sotto staff, e tutto diventa più difficile.
In pratica non sai nemmeno più in che giorno vivi: lunedì, sabato e domenica sono infatti praticamente uguali.
PS: nella foto il pannello solare per l’acqua calda nel nuovo reparto chirurgico che Antony ha installato oggi.
Grazie alla comunità parrocchiale di Paese, alla famiglia ed agli amici di Silvia Bresolin.
Fr Beppe
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il commento.