giovedì 9 aprile 2020

Situazione Matiri

1) E’ stato istituito uno screening infermieristico con misurazione febbre e questionario sui sintomi e sui contatti all’ingresso in ospedale.

2) Sono state sospese le visite dei parenti
3) Abbiamo fatto costruire un grosso lavandino per lavaggio delle mani da parte di tutti i visitatori all’ingresso in ospedale
4) Stiamo allestendo un piccolo isolamento con due camere e 4 letti: due per uomo e due per donna.
5) Sono stati acquistati saponi e detergenti per le mani e messi nei vari reparti.
6) Pur con grande difficoltà sta migliorando lo stock delle mascherine, anche se per ora solo il personale in ambulatorio ne è provvisto. Non ne abbiamo a sufficienza per fornire maschere anche in reparto.
7) Abbiamo sospeso le lezioni del giovedì e le messe in ospedale per evitare di congregare persone. Per le lezioni sopperiamo con un gruppo whatsap tra il personale dell’ospedale.
Se un paziente ha tosse, febbre, sintomi respiratori, non lo ricoveriamo ma lo mandiamo nell’ospedale governativo a 30 chilometri da qui.
Il problema rimane la totale assenza di test (non facciamo il tampone), la carenza cronica di ossigeno e la difficoltà di isolamento.



Altra difficoltà è nella fobia assoluta da parte del personale che spesso non si dimostra nè coraggioso, nè disponibile a correre rischi.
Sto cercando di motivare il mio personale, ma la paura in loro è grande e non credo ascoltino o abbiano desiderio di impegnarsi a fondo.

Fr Beppe

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