giovedì 22 agosto 2019

Le peregrinazioni dei pazienti

Il caso che presento oggi è ancora una volta emblematico dei giri che molti devono fare prima di ottenere la terapia di cui hanno bisogno.
Questo giovane ventunenne ha avuto un incidente stradale i primi del luglio scorso, ed ha riportato una frattura di femore.
Ha fatto quasi trenta chilometri in un mezzo pubblico per raggiungere l'ospedale dove la prima operazione è stata eseguita. In quella struttura hanno scelto la placca., a cui è seguito un periodo di quattro settimane in doccia gessata.
Quando ha iniziato a camminare, la placca non ha tenuto, anche a causa del peso corporeo, e si è rotta.
Il paziente è quindi ritornato all'ospedale del primo intervento, ma non ha trovato la possibilità di essere aiutato.
E' stato invece inviato ad una struttura pubblica a circa 30 chilometri di distanza.
Qui il paziente è stato ricoverato ed abbandonato in un letto, in attesa che i familiari trovassero i soldi necessari a comprare il costoso chiodo endomidollare.
Dopo quasi tre settimane di ricovero in cui nulla è stato fatto, il giovane ha chiesto la dimissione ed è arrivato a Matiri nella giorata di ieri...facendo circa 65 chilometri.


Ieri è stato ricoverato ed oggi era già in sala.
Crediamo che il lavoro fatto per lui sia stato professionalmente molto buono e che il poveretto possa essere in piedi già domani.
Queste sono spesso le storie che sentiamo da tanti pazienti che vagano qua e là prima di trovare il posto in cui la loro frattura può essere sistemata.

Fr Beppe


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