sabato 12 agosto 2023

VOLONTARIATO

Quello che voglio dire stasera può essere preso bene oppure male, ma
credo che sia importante che esprima alcuni pensieri.
Il volontariato è una realtà stupenda in cui credo molto e che
promuovo dal oltre 20 anni: normalmente i volontari sono bravissime
persone che si offrono cariche di entusiasmo, spirito di servizio e
capacità di adattamento.
Il volontario è inoltre un portatore di freschezza ed entusiasmo nella
continuazione del nostro lavoro. Troppo spesso la routine ci può
rendere cinici, incapaci di condividere fino in fondo il dolore
altrui. Diventiamo freddi, come paralizzati nei sentimenti dal
contatto troppo continuo con la sofferenza e con la morte.
Corriamo il rischio di voler dare a tutti lo stesso livello di
attenzione, perchè abbiamo paura di coinvolgerci troppo con alcune
persone che poi dovremo lasciare, o perchè muoiono o perchè guariscono
e se ne vanno.
I volontari invece sanno dare importanza alle piccole cose: ad un
sorriso, ad una delicatezza verso i pazienti...Essi diventano un
silenzioso richiamo a non lasciarci travolgere dal rullo compressore
del quotidiano che rischia di trasformarci in "macchine operatrici"
senza sentimenti e senza vero coinvolgimento. Sanno piangere davanti
ad un bimbo che muore di malaria o di fronte ad una piccolina che
viene consumata dall'AIDS...e con queste lacrime, quasi
impercettibilmente, mettono un freno al nostro continuo correre che ci
porterebbe a dire: "Ma quante storie! Non c'è tempo per piangere per i
morti, bisogna lavorare per chi è ancora vivo!".

I volontari sono anche la nostra "cassa di risonanza" e molto spesso
lavorano per noi in Italia più di quanto non potessero fare quando
erano qui in Kenya: organizzano raccolte fondi, concerti, attività
parrocchiali...che contribuiscono grandemente al nostro budget.
Detto questo, desidererei ora sottolineare alcune caratteristiche a
mio avviso necessarie per tutte le persone che vorrebbero fare o hanno
fatto volontariato da noi.

1. SENSO DI ADATTAMENTO: sappiamo tutti che un ospedale rurale in
Africa non può essere ben organizzato come un moderno ospedale
italiano.
La struttura qui potrebbe essere paragonata ad un enorme reparto
contenente 100 posti letto, divisi tra specialità molto diverse tra
loro.
A tutto questo si aggiunge il flusso continuo di pazienti ambulatoriali.
Inoltre come ho già detto, lo staff locale è molto ridotto rispetto
agli standard italiani, per cui a volte non riusciamo a seguire il
singolo paziente come invece si potrebbe fare in Italia.
Il cibo poi a Matiri è estremamente monotono, non è sempre preparato
con i canoni culinari che potremmo aspettarci in un hotel ( il riso è
spesso scotto, soprattutto se si arriva tardi dall'ospedale; il menù è
più o meno fisso e si ripete ogni giorno). La monotonia del cibo a
Matiri è un aspetto da tenere in conto, anche se il volontario può
comprarsi cibo separatamente al supermercato. I volontari che lo
desiderano possono comunque cucinare il proprio cibo. La doccia non ha
l'acqua calda. La biancheria bisogna lavarla a mano perchè non c'è una
lavatrice.
2. UMILTA' sia nel servizio che nel giudizio globale della realtà africana.
Nel servizio, pur essendo molto bello che i volontari ci portino ad un
continuo miglioramento, è necessario fare appello alla pazienza
personale per accettare che i cambiamenti suggeriti avvengano per
piccoli passi. A volte è necessaria una rivoluzione mentale per il
nostro personale che è stato formato con altri criteri
A questo riguardo, nel volontariato, credo che valga quanto ci ha
detto un vecchio missionario: "Per i primi tre anni osserva e
basta...se vuoi veramente tentare di capire. Dopo puoi cominciare ad
esprimere qualche umile parere."
Un volontario umile non giudica tutto dal primo giorno; non si pone il
primo giorno nella posizione di primario; non si mette a comandare ed
a pretendere che il personale gli dia gli strumenti che magari usava
in patria, semplicemente perchè non li abbiamo. Non considera il
lavoro fatto precedentemente al suo arrivo come spazzatura, e sa
benissimo che l'ospedale rimarrà aperto anche dopo la sua partenza, e
che continueremo a servire i malati.
Un volontario arrogante e presuntuoso creerà il vuoto attorno a sè, e
pian piano sarà isolato dal personale.
Un volontario umile, capace di accogliere il punto di vista di tutti,
rispettoso del lavoro del personale locale, gentile ed affabile, sarà
amato dal personale.I suoi insegnamenti rimarranno e porteranno ad un
miglioramento duraturo, mentre le imposizione dell'arrogante saranno
cestinate minuti dopo la sua partenza
Termino questo lungo scritto sottolineando che il volontariato è una
realtà molto bella e utile.
Sono felice di aver riaperto, dopo il COVID. Abbiamo bisogno dei volontari!
Giudico l'esperienza di volontariato positivamente, anche se, come in
ogni situazione umana, ci sono stati dei problemi. Ritengo comunque
che il volontariato sia qualcosa di dinamico e che anche gli elementi
apparentemente negativi possano tramutarsi in punti di partenza per
una revisione onesta e per un miglioramento futuro.

Mi auguro che il Signore ci aiuti a crescere per correggere quanto
abbiamo sbagliato in questi anni e per sviluppare al massimo le
potenzialità del volontariato che, a mio avviso non sono state ancora
pienamente raggiunte.

Fr Beppe

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