giovedì 31 ottobre 2019

Un altro passo avanti

Sono strafelice del fatto che Antony oggi è riuscito a sistemare il microscopio operatorio per cataratta.
Ho impiegato le offerte di generosi benefattori che hanno creduto in me per pagare Antony.
Ora che microscopio e FACO sono completamente funzionanti, siamo praticamente quasi pronti con la chirurgia oculistica per la cataratta.
Ovviamente siamo ancora un po' in crisi con il materiale di consumo (lentine e fili) e con l'onorario dell'oculista kenyano che ho già identificato, ma sono convinto che il Signore ci aiuterà anche in questo e che presto inizieremo con la cataratta a Matiri.
La mia idea è di incominciare con una seduta operatoria al mese per i pazienti che con lo screening identifichiamo quotidianamente (il nostro ambulatorio oculistico è infatti aperto dal lunedì al venerdì).
Lo specialista verrebbe a cadenza mensile, visiterebbe i pazienti che noi abbiamo selezionato, opererebbe quelli che effettivamente ne hanno bisogno (in media 5 in un giorno), dormirebbe qui e poi visiterebbe gli operati il giorno seguente prima della dimissione, e prima di lasciare Matiri lui stesso.

mercoledì 30 ottobre 2019

Un nuovo grazie

Di cuore ringrazio l'Associazione "Aiutando nel Mondo Onlus" per un'altro importante dono.
Oggi ho potuto acquistare la stoffa per la confezione di camici da sala operatoria. Sono 35 metri di stoffa che ci permetteranno di avere circa 11 o 12 nuovi camici.
I camici saranno preparati qui a Matiri dalla sarta dell'ospedale e questo ridurrà le spese.
La situazione dei camici in sala è al momento molto precaria: pochi, quasi tutti lisi e bucati; alcuni in materiale plastico che non fa traspirare e fa quasi soffocare nelle condizioni ambientali in cui di troviamo (da due giorni aria condizionata di nuovo rotta). Ringrazio i donatori che hanno reso possibile l'importante acquisto di oggi.
Stiamo ancora aspettando gli elastici per i polsi, elastici già pagati ed ordinati a Nairobi, ma credo che già domani la sarta cominci a tagliare il materiale per i camici.
Dopo i nuovi teli per la sala, ora avremo anche i nuovi camici.
Grazie di cuore

Fr. Beppe

martedì 29 ottobre 2019

Povero tra i poveri?

Da sempre sono alla ricerca della condivisione di vita con i poveri.
Mi affascinano le parole di Charles de Foucauld che "vuole essere povero tra i poveri". Mi toccano gli insegnamenti di Padre Andrea Gasparino che ci ricorda che "solo i poveri comprendono i poveri".
Ma è ovvio che povero io non sono, anche se onestamente posso affermare di spendere la mia vita 24 ore su 24 nel servizio incondizionato dei poveri e degli ammalati.
Io ho un sacco di cose che loro non hanno: me lo ricordo quando faccio una doccia calda alla fine di una estenuante giornata di lavoro; me ne rendo conto quando manca la corrente elettrica e dobbiamo usare il generatore: quanta gente nelle baracche non saprà mai se la luce c'è o non c'è perchè a casa non ha nè elettricità nè pannello solare.
Lo sento ogni volta che sono seduto in macchina, mentre la strada è piena di persone che devono camminare per ore ed ore per raggiungere la loro meta.
E' ovvio che non sono povero quando posso prendere un aereo e tornare in Europa o andare negli Stati Uniti, e neppure lo sono quando scrivo al computer come in questo momento.

lunedì 28 ottobre 2019

Pesi massimi

Anche la seconda prostate di questa settimana mi ha dato qualche pensiero a motivo della conformazione fisica del paziente.
Basso e obeso, con una grossa pancia...il tipico paziente che può dare complicazioni.
Queste sono infatti condizioni chirurgiche molto difficili per l’approccio transvescicale da noi praticato.
Non è stato semplice operarlo.
La proposta era profondissima e difficile da raggiungere; la valva autostatica troppo corta e non stava in posizione a causa della pancia.
Per nostra fortuna la rimozione della prostata è stata agevole e non si sono verificate emorragie importanti.
Il lavaggio continuo è continuato senza difficoltà e senza bloccarsi.
Oggi lo abbiamo sospeso ed il paziente cammina per il reparto.
Un altro grosso sospiro di sollievo!

Fr Beppe

domenica 27 ottobre 2019

Mike

E' con il cuore pesante e pieno di tristezza che condivido con i lettori la notizia della morte di Mike Weimar, mio amico da molti anni ed importante benefattore da cui ho ricevuto sostegno e donazioni sia prima a Chaaria come anche ora a Matiri.
Mike mi ha donato anche momenti stupendi in piccoli viaggi da lui sponsorizzati in parchi nazionali e luoghi turistici in Kenya: si preoccupava di me, oltre che del mio servizio.
Sono stato suo ospite a Malta per due volte, ed ha sempre pagato tutto lui.
Mike era da tempo affetto da un tumore, ma ha portato la sua malattia con dignità e con grande coraggio fino alla fine.
E' morto a Malta dove risiede, ma due giorni fa è riuscito a farmi una struggente telefonata in cui ha voluto dirmi addio a voce. Non pensavo sarebbe avvenuto così presto, ma evidentemente i malati lo sentono quando stanno per andare.
Oggi ho avuto l'opportunità di comunicare con Patricia, sua moglie, e sono stato onorato dall'essere considerato così importante da ricevere una telefonata da Malta in un momento così duro.

sabato 26 ottobre 2019

Una vera sfida

Il suo peso corporeo ad occhio era sui 120 chilogrammi. Anziano di 70 anni ma ancora molto tonico.
Quando è entrato in ospedale si è subito lamentato del letto che era in effetti troppo corto, visto che la sua statura è quasi di due metri. E' stato ricoverato per una frattura del collo del femore, in seguito a caduta. Lo abbiamo portato in sala l'indomani del ricovero...eravamo in quattro a metterlo in barella! Una fatica immensa!
Arrivati in sala il nostro anestesista ha fatto la spinale per due volte, ma per questo paziente era come acqua fresca. Continuava a muovere le gambe ed a sentire male. E' stato necessario intubarlo ed addormentarlo. L'intervento è risultato molto difficile sia per le aderenza e sia per la difficoltà ad estrarre la testa del femore.
Ma alla fine siamo riusciti a inserire l'endoprotesi bel femore. La parte più difficile è stata però quella di ridurre la protesi
nell'acetabolo. Eravamo in 4 a tirare e stavamo quasi per scoraggiarci, quando con un movimento di intrarotazione del ginocchio, ho sentito il magico click, ed ho sentito che la protesi era entrata.


venerdì 25 ottobre 2019

Anche oggi lezione

Che bello sentire che lo staff è con te, che ti segue, che pende dalle tue labbra.

Che bello quando ti chiedono di avere lezione ieri ed anche oggi perchè vogliono saperne di più.
Impressionante vederli puntuali alle 7.30 del mattino!
Stupendo quando ti fanno un sacco di domande durante la lezione, e quando poi ti incontrano durante il giorno e ti ringraziano per la lezione.
Voglio continuare a impegnarmi anche in questo aspetto formativo.
Qui ci sono infermieri e clinical officer molto giovani ed inesperti, ma tutti sono estremamente volenterosi e vogliono imparare.
Mi sento un po' anche il loro mentore, oltre che il loro babbo, visto che in media non hanno più di venticinque anni.
Prossima lezione sarà giovedì prossimo, ma tutti chiedono le dispense e suggeriscono già i temi per la prossima volta.

Fr Beppe


giovedì 24 ottobre 2019

Commovente

Chiedo al prossimo paziente esterno di entrare nel mio studio dove da un po' sto facendo ambulatorio.
E' una signora sulla cinquantina.
Vedo che le e' stato prescritto un ECG a motivo di molte extrasistoli. 
Non faccio molti preamboli e gentilmente le chiedo di prepararsi scoprendosi il torace.
La vedo un po' in imbarazzo e le dico che non c'e' niente di male a togliersi il reggiseno davanti al proprio medico.
Lei sorride con una punta di disagio e se lo leva.
Vedere il suo petto nudo mette me in grave disagio.
Non ha la mammella destra, ed suo posto vedo una lunga cicatrice chirurgica.
Cerco di trovare le parole giuste e le dico che mi spiace della mastectomia.
Lei allora sorride e mi dice: "sei stato tu ad operarmi a Chaaria cinque anni fa. Da allora non ho piu' avuto problemi e ti sono estremamente grata. Non sapevo che eri venuto a Matiri, ma quando ti ho visto in corridoio ho gioito, ed ora sono cosi' felice che sia tu a curarmi l'aritmia...certamente guariro'!"

martedì 22 ottobre 2019

Buio pesto

Sono le 17, e sto quasi finendo il mio ultimo intervento.
Improvvisamente manca la luce.
So che qui il generato re non è automatico e gli addetti alla manutenzione possono essere lontani.
Mi metto quindi la torcia frontale continuo a chiudere la breccia operatoria, senza preocccuparmi più di tanto. Dopo tutto sono stato più di un mese senza scialitica!!!
Ci vogliono 35 minuti prima che il generatore venga attivato...ma ormai ne siamo abituati, e l’intervento era concluso.
Alla sera faccio il giro in reparto dopo cena al rombo del vecchio generatore.
Padre Emilio mi dice che potrebbe spegnersi da un momento all’altro, se il personale non si è ricordato di comprare diesel.
Vado comunque a letto quando ancora il motore del gruppo autogeno continua a consumare carburante.
La chiamata in sala parto arriva alle 5 di mattina.
Vado in bagno dopo essermi svegliato di soprassalto e provo ad accendere la luce. Non succede niente e rimango nelle tenebre.
“Ovviamente il diesel non è bastato!”
Mi avvio verso l’ospedale che è avvolto nel buio.

lunedì 21 ottobre 2019

Come vive la gente attorno all'Ospedale

Non riesco tanto a uscire dall'ospedale perchè praticamente sono già a tempo più che pieno.
Mi basta però andare a Messa alla mattina per vedere situazioni di vita veramente povere.
La gente a due passi dall'ospedale vive in capanne di fango, ed anche il mercato di Matiri è davvero molto povero.
Camminare per il breve pezzo di strada che separa l'ospedale dalla parrocchia è di per sè una esperienza che mi fa capire di come siamo in una zona molto bisognosa.
Per me è un onore essere in questo posto sperduto, in questo villaggio di altri tempi.
Ora più di prima mi sento un medico povero che condivide la vita con i poveri.

Fr Beppe

domenica 20 ottobre 2019

La giornata missionaria mondiale

Oggi la Chiesa ha celebrato la giornata missionaria mondiale.
La Chiesa è mandata a tutti i popoli ad evangelizzare, ad aiutare i poveri, ed a curare i malati.
Nel mio piccolo e con tutte le mie limitazioni personali ed i miei peccati, oggi ho rinnovato a Dio il mio impegno di essere missionario, di essere testimone di Cristo in mezzo ai poveri, di portare ai bisognosi la Buona Notizia che Dio è un Padre e che ci vuole tutti salvi.
Ho pregato e chiesto al Signore di rendermi ancora un suo testimone.
Oggi a Messa in ospedale ho pensato molto al fatto che a volte è difficile credere all'amore di Dio Padre Provvidente, quando si è ammalati, quando si soffre e magari non si hanno i mezzi economici per farsi curare.
Oggi ho visto morire due persone: una donna con scompenso cardiaco ed un giovane uomo con carcinoma dell'esofago.
Non ho potuto fare nulla per loro, ma sono stato loro vicino.
Inoltre ho un bimbo che lotta tra la vita e la morte a causa di una malaria cerebrale, e non so se riuscirò ad aiutarlo.

sabato 19 ottobre 2019

Che stress la prostata

Ho rimosso oggi il catetere del paziente che ho operato la settimana scorsa, e per lui fortunatamente sembra che tutto stia andando per il meglio.
Per il paziente che ho operato oggi tutto sembra più tumultuoso.
Ho finito i cateteri dall’Italia, e quelli che trovo qui sono di qualità molto bassa.
L’operazione è andata bene, anche se l’ho eseguita con infermieri che praticamente non ne sanno nulla di prostatectomia. Oggi pomeriggio però il catetere si è bloccato già 5 volte almeno. E’ stato un correre continuo ed una serie ininterrotta di di chiamate da parte di infermieri spaventati.
Il post-operatorio per la prostata è sempre molto problematico e certamente mi darà notti insonni, finchè non toglieremo il catetere.
Soprattutto qui a Matiri, dove tutto il personale è assolutamente giovane e fresco di scuola, puoi essere chiamato anche per problemi irrisori, come oggi quando mi hanno detto che il lavaggio continuo non funzionava, e la semplice ragione per questo è stata che la sacca si era scollegata dal catetere e la fisiologica fuoriusciva nel letto. 

venerdì 18 ottobre 2019

Grazie

Di cuore ringrazio Marialuisa e Sandro per essere venuti a Matiri ed aver condiviso con me un pezzo di vita. E' stato un periodo bellissimo!
Sono stati giorni intensi in cui entrambi hanno avuto la possibilita' di vedere Matiri per la prima volta, assaporandone gli aspetti piu' belli e prendendo coscienza delle innumerevoli carenze strutturali e di servizio.
E' stata una prima ricognizione, una presa di coscienza della situazione ed una raccolta dati sulle cose da fare.
Tanti sono i progetti che potrebbero essere iniziati dopo questa prima visita a Matiri. Ora si trattera' di decidere a cosa dare la precedenza, visto che i bisogni sono infiniti...ma i fondi no.
Durante la loro permanenza Marialuisa e Sandro hanno anche maturato un quadro piu' chiaro per quanto riguarda il volontariato, che spero possa partire alla grande. 
E' stato bello stare con loro. Speriamo di poter fare cose grandi insieme. Per me poi e' stato un periodo che ha davvero interrotto la mia solitudine.
Grazie a Marialuisa e Sandro. Grazie alla Associazione "Aiutando nel mondo" ed a tutti i membri e sostenitori.

Fr Beppe


giovedì 17 ottobre 2019

Intervista in televisione

Oggi una televisione locale di Meru ha condotto una intervista a Padre Emilio, Sr Ireen ed al sottoscritto sui servizi che vengono offerti all'ospedale di Matiri. 
Una bella esperienza, diversa dal solito. 
Speriamo che sia di aiuto per l'ospedale.

Fr Beppe




mercoledì 16 ottobre 2019

Trapano ortopedico

Dei trapani ortopedici presenti a Matiri praticamente ne funziona soltanto più uno.
Un altro funzionerebbe ma in realtà è un alesatore e quindi è estremamente difficile perforare le corticali di grosse ossa, in quanto gira troppo lentamente.
SIGN mi aveva donato un trapano a batteria di seconda mano, e questo ancora funziona.
Con il numero di fratture che mi trovo ad affrontare ogni giorno, due trapani sono certamente insufficienti, se non altro perchè si raffreddino dopo la sterilizzazione. Inoltre sono entrambi molto vecchi.
Da sempre SIGN sostiene che i trapani da falegname hanno lo stesso numero di giri di quelli ortopedici e possono essere usati senza problemi in situazioni estreme di carenza di fondi.
SIGN ha ideato un copri-trapano in tessuto che può essere sterilizzato dopo l'uso: si tratta di una sacca da cui si può far uscire la punta del trapano. Quest'ultimo viene depositato nella sacca sterile dall'infermiere di sala non lavato. Chi è sterile impugna solo la sacca ed inserisce il puntale.
Il trapano funziona benissimo, ma non può essere sterilizzato...solo disinfettato con alcool. Quella che viene sterilizzata ogni volta è la sacca.

martedì 15 ottobre 2019

Una emozione grandissima

Oggi pomeriggio l'ho vista lasciare l'ospedale. Era in abiti civili; aveva pantaloni attillati, come oggi portano le giovani. Era bellissima e con un sorriso raggiante.
Quando l'ho vista mi sono commosso e le ho chiesto per scherzo se per caso qualche volta nella vita avesse avuto una frattura.
Lei, rispondendo alla mia battuta, mi ha detto: "una volta sì, ma ora è un ricordo lontano".
Camminava benino, sostenuta appena da un bastone.
Me la ricordo quando arrivò a Matiri circa due mese fa. Ero nuovo in questo posto, e sono stato chiamato all'una di notte.
Si trattava di una, o meglio due, fratture dell'arto destro (femore e tibia).
Ma la cosa davvero impressionante era che si trattava di fratture esposte, con osso fuori, e soprattutto con uno "scalpo" della cute che dalla coscia si estendeva fin quasi alla caviglia.
La poveretta, dopo l'impatto, era stata trascinata sull'asfalto ed era stata praticamente "aperta" dalla coscia in giù, fino alla caviglia.

lunedì 14 ottobre 2019

Ora suderemo di meno

Da mesi operiamo in sala senza aria condizionata.
Abbiamo raggiunto temperature torride che ci portavano a sudare decine di litri e ci riducevano sull'orlo della disidratazione.
Dopo ogni intervento eravamo fradici come pulcini appena usciti da una piscina.
Dovevamo cambiarci ed indossare una divisa asciutta dopo ogni operazione.
Questa sera alle 17 però qualcosa è cambiato.
Antony è riuscito a sistemare l'aria condizionata, e dopo una prova di 20 minuti, in sala era davvero fresco.
Suderemo di meno. Saremo meno affaticati e debilitati dal caldo; non cadranno più goccioloni di sudore sulla ferita operatoria dei nostri pazienti. Credo che anche mentalmente saremo più lucidi e forse anche meno irascibili.
Ringrazio di cuore il Dr Daniele Pungetti e l'Associazione "Amici di Matiri. Un ospedale per Tharaka" per aver pagato le spese di questa riparazione così importante per noi che in sala ci dobbiamo vivere dal mattino alla sera.

domenica 13 ottobre 2019

A lezione dai poveri

Mi colpisce sempre come la povera gente molto spesso sia molto generosa...forse di piu' dei ricchi.
Non ti aspetteresti per esempio di vedere i pazienti di Matiri contribuire economicamente durante l'offertorio della Messa domenicale. Ed invece e' assolutamente commovente vederli alzarsi e portare il loro obolo all'altare.
Vedendo l'offertorio di oggi, non ho potuto fare a meno di pensare alla vedova lodata da Gesu' nel Vangelo, perche' ha donato non il superfluo ma tutto quello che aveva per vivere.
Molti dei pazienti che oggi ho visto donare certamente avranno problemi a pagare il conto dell'ospedale...ciononostante vogliono offrire a Dio il poco che hanno.
Un vero esempio per me! Una messa che mi ha dato tanto e che ancora una volta mi ha fatto sentire piccolo davanti ai poveri, da sempre miei maestri di vita e mia stella polare.

Fr Beppe

sabato 12 ottobre 2019

Stanco e anche soddisfatto

Sarà perchè il posto è ancora nuovo per me.
Saranno forse anche le condizioni climatiche più difficile.
In parte sarà pure la solitudine ed una relativa mancanza di personale sia in reparto che in sala.
Il fatto è che sovente alla sera sono stanchissimo e non riesco quasi a stare in piedi, pur sapendo che sto lavorando di meno rispetto a Chaaria.
Magari sarà anche l'età che avanza inesorabilmente, o il fatto che di notte le zanzare non mi fan dormire bene.
Accetto comunque anche questo, ed insieme cerco di fare tutto quello che posso per il bene delle persone che bussano alla porta di questo ospedale.
Anche oggi, pur essendo sabato, abbiamo operato tutto il giorno, e per la prima volta da quando sono a Matiri, ho un solo paziente in lista di attesa.
Sono riuscito a smaltire tutti i pazienti che avevano intasato i reparti in attesa di operazione, soprattutto in concomitanza del congresso di Sign.

venerdì 11 ottobre 2019

Grazie ai benefattori

Da un po' di tempo a Matiri abbiamo iniziato con le prostatectomie... diciamo che è stato abbastanza eroico...e qualcuno dice temerario, viste le condizioni degli strumenti chirurgici, delle luci scialitiche e dell'irrigazione post operatoria.
Proprio a quest'ultimo proposito a mio parere è dove siamo stati più coraggiosi.
Non avevamo certo i soldi per fare il lavaggio continuo post-operatorio con delle normali fisiologiche. Abbiamo quindi istruito i nostri farmacisti a preparare della fisiologica con acqua
distillata bollita ed arricchita con la giusta quantità di NalCl.
Inoltre ci mancavano completamente le sacche per 'irrigazione vescicae ed usavamo dei contenitori di sciroppo da 5 litri, precedentemente lavati ed in parte sterilizzati con il cidex.
Marialuisa e Sandro, della Associazione "Aiutando nel mondo" hanno acquistato per noi delle sache sterili da nutrizione enterale, che fanno davvero il fatto nostro e che ci permettono il lavaggio continuo post-operatorio in condizioni un attimino un po' più sterili.
Grazie alla Associazione "Aiutando nel mondo" che ha acquistato per noi le sacche. 
Grazie a Pietro Rolandi che ha coordinato gli acquisti ed ha controllato l'idoneità del materiale e grazie a Marialuisa e Sandro che ce le hanno portate a Matiri.

giovedì 10 ottobre 2019

Endoprotesi d'anca

E' un intervento che molto spesso a Chaaria lasciavo fare al Dr Nyaga, coadiuvato dallo staff. 
Non so come mai, ma mi sembrava che sarebbe stato un intervento che avrei potuto evitare di fare. Forse ne avevo paura.
Ma ora qui sono solo e molto lontano da Meru.
Non posso contare sul dr Nyaga per questo intervento sempre più frequente, perchè lui è troppo impegnato e non ce la farebbe mai a venire a Matiri tutte le volte in cui abbiamo bisogno per un paziente.
E' stato giocoforza cimentarmi anche con questa operazione che ho spesso evitato.
Devo dire un grazie enorme a Marcella che finora è venuta ad aiutarmi sempre quando glielo chiedevo. So che lei è bravissima in questo intervento.
Insieme a lei abbiamo fatto già quattro operazioni di endoprotesi, tutte perfettamente riuscite. Marcella è riuscita a trasmettere conoscenze, tecniche ed anche
confidenza nello staff di Matiri, ed ora penso che potremo affrontare l'intervento da soli...anche senza di lei.
E' un bel passo avanti per questo ospedale che aggiunge pure l'endoprotesi d'anca al suo armamentario chirurgico-ortopedico.
Sono molto riconoscente al Dr Nyaga che mi ha introdotto a questa tecnica, che mi ha regalato il suo set chirurgico e che ancora mi aiuta nell'acquisto delle protesi; un grazie infinito a Marcella, la cui bravura in campo chirurgico ed ortopedico è assolutamente fuori
discussione.

mercoledì 9 ottobre 2019

Un nuovo inizio... un nuovo grazie...

Anche oggi devo ripetere il mio grazie pieno di commossa riconoscenza al gruppo Karibu Africa di Cagliari. 
Dopo la raccolta fondi di Villa Devoto ho potuto ordinare e farmi consegnare un gastroscopio Olympus di seconda mano, un po' datato ma ottimamente funzionante.
Ringrazio di cuore l'Associazione di Cagliari che mi ha permesso di dare continuita' anche al mio desiderio di aiutare i pazienti con problemi gastrointestinali.
Arrivera' presto anche il colonscopio e la stampante a colori che la Associazione di Cagliari ci dona.
Grazie di cuore, carissimo Dr Luciano Cara e carissimi tutti del gruppo. Useremo lo strumento per aiutare tutti...soprattutto i piu' poveri.
Oggi abbiamo ufficialmente iniziato l'attivita' di endoscopia digestiva a Matiri. Abbiamo avuto 4 pazienti.
Siamo disponibili per loro ogni giorno, dal lunedi' al venerdi'.
Il prezzo e' molto basso...e questo spero sia di grande aiuto per i poveri che non se la potrebbero permettere.

martedì 8 ottobre 2019

Ancora grazie...

Sono oggi arrivati i primi 10 letti per il futuro nuovo reparto chirurgico. 10 letti con buoni materassi e con ruote che ci permetteranno di portare i malati in sala senza bisogno della barella.


Ringrazio di cuore i benefattori che mi hanno donato i soldi per questi primi letti durante la mia permanenza in Italia a giugno.

Sono molto grato a tutti e mi sento commosso dal grande aiuto che sto ricevendo.

I lavori del reparto stanno andando avanti, anche si vorra' ancora un po' di tempo.

A tutti prometto la mia povera ma sincera preghiera.

Fr Beppe


lunedì 7 ottobre 2019

Bimbi del nord

E' sempre un brutto intervento, soprattutto quando la persona che hai sul tavolo operatorio ha solo 35 anni ed ha l'ascella piena di grossi linfonodi.
Lo sai già che quasi sicuramente non avrà soldi per andare a fare chemio o radioterapia.
Ma quella di oggi è pur sempre una pietra miliare: la prima mastectomia eseguita a Matiri, segno di una chirurgia generale che si sta affacciando nuovamente a questo ospedale.
Certamente la chirurgia generale e quella ginecologica non hanno ancora visto i numeri strepitosi dell'ortopedia che mi sta letteralmente sommergendo.
Ma anche in questo settore stiamo migliorando: ho già in reparto un candidato alla prostatectomia, oltre ad un numero incalcolabile di fratture.
Sono onestamente molto stanco...forse è anche il caldo massacrante della sala operatoria in cui non abbiamo aria condizionata ed in cui si sudano decine di litri di sudore che sovente non riesci a rimpiazzare con i liquidi.

domenica 6 ottobre 2019

Come ai vecchi tempi

L’anestesista ha un problema personale da risolvere e non può essere presente al lavoro.
I pazienti in attesa di operazione sono troppi e non posso pensare neanche lontanamente di far saltare la lista operatoria. Purtroppo già devo far attendere una mastectomia, perchè per quella procedura ho bisogno dell’anestesia generale.
Ne parlo con lo staff della sala e decidiamo di mettere in lista solo fratture di tibia, in modo che io debba fare una spinale bassa e non correre troppi rischi di risalita del farmaco.
Sono un po’ teso in quanto qui a Matiri mi è successo solo due altre volte di fare una spinale per un cesareo urgente, mentre l’anestesista risvegliava un paziente intubato.
Nonostante gli aghi molto diversi da quelli a cui sono avvezzo (qui si usa l’introduttore a cui non sono abituato), riesco a fare tutte le spinali.
L’infermiere di sala segue il paziente durante l’intervento, mentre io opero ed inserisco chiodi e placche.

sabato 5 ottobre 2019

Un grazie che non ha confini

Non molto tempo fa scrissi un post pieno di depressione e di angoscia in cui comunicavo che, nonostante la mia voglia di far ripartire l'attività chirurgica a Matiri, mi scontravo con difficoltà strutturali all'apparenza insormontabili.
Era un giorno in cui, dopo il primo paziente operato per una frattura di femore, avevo dovuto sospendere la seduta operatoria perchè l'unica sterilizzatrice era rotta e non avremmo avuto i pezzi di ricambio fino all'indomani. Non si poteva sterilizzare e quindi non si poteva operare, nonostante i malati in reparto stessero aspettando.
Erano le 11 di mattina e mi sono sentito inutile: disponibile a operare, ma impossibilitato a farlo!
Probabilmente sono stato molto incisivo nel descrivere la mia frustrazione nel mio post serale su facebook e blog, perchè mio nipote Enrico Fasano si è sentito profondamente toccato ed ha tentato un'avventura mai provata prima, e cioè una raccolta fondi con facebook, indirizzata all'acquisto della sterilizzatrice.

giovedì 3 ottobre 2019

Uno dei miei sogni nel cassetto

...è sempre stato quello di unire alla pratica clinica, anche quella didattica.

Mi sarebbe piaciuto fare una carriera universitaria, non per presunzione o vanagloria, ma soprattutto per poter trasmettere le mie conoscenze a dei giovani che si preparano alla nobile professione medica.
In parte l'Africa mi ha concesso di mettere in pratica anche questo sogno, in quanto da sempre ho potuto fare lezione allo staff dell'ospedale, e non sono mancate presentazioni presso l'ordine dei medici o in vari congressi.
Anche a Matiri questa dimensione sta prendendo forma ed abbiamo delle lezioni settimanali, ed a volte anche bisettimanali per lo staff dell'ospedale.
Questa mattina alle 7.30 avevo il pienone, quando ho iniziato la mia presentazione sull'ipertrofia prostatica.
Anche oggi, come sempre, è stata una esperienza grandiosa per me.


mercoledì 2 ottobre 2019

Il sorriso del paziente è la mia gioia

E' venuto a farsi visitare dopo sei mesi dall'intervento.
E' stato un paziente molto fedele per i protocolli di Sign, che richiedono molte visite di follow up.
Lo avevo operato a Chaaria a maggio di quest'anno, ma lui mi ha scovato a Matiri.
Ha detto che sono sempre io il suo medico.
Non ha dolore. Usa il braccio senza difficoltà. Ha riconquistato la sua autonomia.
Mentre mi dimostrava la buona funzionalità dell'arto superiore, mi ha regalato un sorriso che per me è molto più importante di qualunque stipendio.
Un paziente che è contento di me e che guarisce, è certamente una gioia inspiegabile, ed onestamente non cerco altro.

Fr Beppe

martedì 1 ottobre 2019

1000 chiodi di Sign

In appena 3 anni di attività con Sign, oggi abbiamo celebrato il nostro millesimo chiodo inserito in altrettanti pazienti.
1000 persone che oggi caminano e sono tornate alle loro normali attività di studio e di lavoro.
1000 famiglie aiutate a non cadere nel vortice della povertà e della miseria.
Con grande riconoscenza a Sign ed a tutti i miei collaboratori, oggi voglio rimarcare questo traguardo.
I 1000 chiodi sono stati inseriti per la maggior parte a Chaaria, ma ormai sono già più di 60 quelli inseriti a Matiri.
1000 chiodi in tre anni sono un traguardo già raggiunto da molti altri reparti ortopedici, dove però operano decine e decine di specialisti.
Nel caso di Chaaria e Matiri si tratta, per la stragrande maggioranza, di interventi eseguiti dal sottoscritto, anche se non posso non ricordare i chiodi inseriti da Riccardo, Pietro, Luciano e la dottoressa Makandi.

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HO FATTO BINGO

Omar viene dal nord del Kenya. A causa di dolori addominali, i medici locali lo avevano mandato a Nairobi per accertamenti. Lui aveva ...